martedì 6 settembre 2011

Un tipo tranquillo

Il ragioniere Mario Rossi ha una vita tranquilla e abitudinaria al fianco della moglie Gisella: una routine fatta di piccoli gesti sempre uguali, che lo ha portato a superare i sessanta senza quasi rendersene conto. Ma i confini di quella vita fin troppo normale hanno cominciato ad andargli stretti, provocandogli un senso di malessere e insofferenza.
L’improvvisa morte della moglie si trasformerà per lui da tragedia a occasione insperata per poter cambiare vita e dare corpo a tutta una serie di fantasie che lo ossessionano. Diventerà sempre più difficile per lui distinguere la realtà dalle sue fantasie e tutto questo lo condurrà lungo una spirale di strani e pericolosi eventi, fino a una inevitabile e tragica conclusione.
Marco Vichi delinea il ritratto di un uomo qualunque che, di fronte a un evento che cambia all’improvviso la sua vita, non riesce più a trovare un equilibrio e si lascia trascinare dal suo lato più oscuro. Si tratta di un uomo che non è più in grado di mettere un freno alle sue fantasie più distruttive: la perdita della moglie, che da viva appariva noiosa e insulsa, rappresenta anche la perdita del contatto con la realtà.
Il romanzo di Vichi prende alla gola con il ritmo di un thriller e accompagna il lettore con una scrittura scorrevole ma in certi punti aspra, come a voler sottolineare l’incupirsi dell’animo del protagonista.
Il lettore viene condotto attraverso una sottile analisi psicologica dell’autore a sondare l’anima del protagonista per dimostrare come, al momento in cui cadono i freni inibitori, anche il più normale degli uomini può trasformarsi in un mostro.


Marco Vichi
Un tipo tranquillo
Guanda 2010

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lunedì 5 settembre 2011

Segreta Penelope


Sara si è suicidata, proprio nel momento in cui la sua vita sembrava aver preso a scorrere lungo i binari della normalità e nessuna delle persone che le stavano intorno ha potuto prevederlo.
Sara si è tolta la vita senza dare una spiegazione e l’autrice si chiede il perché di quel gesto e per scoprirlo, nei giorni che seguono la morte, decide di ricostruire la storia dell’amica, dagli anni della gioventù libera e selvaggia, alla vita di madre e moglie profondamente infelice, costretta suo malgrado in schemi che possono andare bene per la maggior parte delle persone, ma che sulla sua spiccata individualità hanno avuto l’effetto di un cappio, che l’ha stretta fino a soffocarla.
Ricordare diventa per l’autrice anche l’occasione di capire i propri errori, quelli di Berta e di Ramona, le amiche di sempre, dell’ex marito e della figlia di Sara.
Un romanzo intenso, che rapisce il lettore e lo porta indietro fino agli anni della contestazione, per guardare con occhio critico ai miti di quella generazione e a tutte le illusioni che il tempo ha distrutto.
Ma alla fine del viaggio nei ricordi ci sarà ancora spazio per la speranza che Sara, nonostante i tentativi di chi le stava intorno di trasformarla in ciò che non era e non sarebbe mai potuta essere, avesse conservato qualcosa della sua natura libera, una speranza che in qualche modo pacifica l’animo dell’autrice, agli occhi della quale appare chiaro il fatto che, nonostante tutte le avversità, lo spirito di Sara non è stato vinto.

Alicia Gimenez-Bartlett
Segreta Penelope
Sellerio 2006

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venerdì 2 settembre 2011

L'estate sta finendo...

... ed è venuta l'ora di rimettersi a lavorare seriamente, blog compreso. Per il momento vi lascio il link ad alcune recensioni pubblicate negli scorsi mesi sololibri.net .

In più spero di pubblicare presto qualche bella fotografia di Liguria e qualche altra news letteraria.