martedì 31 maggio 2011

La ragazza fantasma


Doverosa premessa: ho letto alcuni romanzi di Sophie Kinsella in ordine sparso, senza seguire la linea cronologica dell’uscita in libreria e l’ultimo che mi è capitato per mano è “La ragazza fantasma”. L’autrice non smentisce la sua bravura nel chick lit, questa volta con una spruzzata di paranormale.
A Lara Lighton la vita non potrebbe andare peggio: è stata piantata dal suo fidanzato senza un motivo preciso, la sua socia l’ha lasciata per una vacanza a Goa di durata indefinita e lei si deve occupare dei problemi della loro appena fondata società di cacciatrici di teste e, come se non bastasse, al funerale della prozia Sadie, che Lara non si ricorda di avere nemmeno conosciuto, si accorge di vedere i fantasmi. O meglio di poter vedere un unico fantasma, proprio quello della sua prozia che è alla disperata ricerca di una collana che le era appartenuta e cui era particolarmente affezionata.
Da semplice fantasma Sadie si trasformerà in una strana specie di angelo custode per Lara, che l’avrà sempre accanto mentre affronta le sfide che l’amore e gli affari le mettono di fronte.
Sophie Kinsella è una maestra nel creare personaggi femminili forti e divertenti e anche in questo romanzo tiene fede alla sua fama: accompagnare Lara nel suo percorso di rafforzamento e di maturazione è divertente e avvincente, il ritmo della storia è rapido e trascina il lettore in un vortice di avventure tragicomiche.
In definitiva una lettura piacevole, in grado di regalare qualche ora di divertimento in compagnia delle manie e della passioni del fantasma di una ragazza “anni venti”.

Sophie Kinsella
La ragazza fantasma
Mondadori 2009

mercoledì 11 maggio 2011

Nel nome del padre di Gianni Biondillo

Luca, Sonia e la piccola Alice: una famiglia come tante che si trova a vivere una situazione comune, la separazione dei coniugi, con tutte le dolorose conseguenze che questa porta con sè. In particolare per Luca, padre non affidatario che si trova a combattere con le difficoltà di una vita da single di ritorno e con quelle di vedere la figlia, che è diventata vittima e strumento della guerra fra i genitori. Luca dovrà scendere fino all'ultimo gradino della disperazione per poter risalire e ritrovare un difficile equilibrio.
Il romanzo tratta un tema di attualità, quello delle difficoltà per i padri separati di vedere i figli nei casi in cui l'ex moglie decida di utilizzare i vuoti normativi a suo vantaggio. E di questa guerra sono in primo luogo i figli, come la piccola Alice del romanzo, a pagare il prezzo più alto, incapaci di difendersi e di capire le ragioni che portano gli adulti a comportarsi in un modo così egoista.
Intorno a Luca ruotano tutta una serie di personaggi: Michele, l'amico di sempre, Gabriela, il nuovo amore, i colleghi di lavoro, l'avvocato e i suoi compagni di sventura, i padri separati, tutte personaggi reali e vitali. Il ruolo più negativo, come prevedibile, viene lasciato all'ex moglie Sonia, che appare come una donna egoista e priva di equilibrio psicologico: non si può non trovarla odiosa e risulta difficile capire le ragioni del suo comportamento.
Il romanzo si alterna fra il difficile presente di Luca con il suo lottare per rifarsi una vita e il passato della coppia, nel tentativo di cercare un perchè alla dissoluzione così dolorosa del loro legame, una spiegazione impossibile da trovare perchè probabilmente inesistente.
La scrittura è asciutta, il ritmo secco e pressante in modo da non dare tempo al lettore di prendere fiato: le pagine del libro si leggono una dietro all'altra nell'attesa di arrivare al finale, sempre al fianco del protagonista per cui è facile provare simpatia.
L'argomento non è facile da trattare ma l'autore lo fa con grande abilità, evitando di cadere nel pietismo o nelle banalità. Non una lettura delle più leggere, ma sicuramente un libro che vale la pena di leggere.

Gianni Biondillo
Nel nome del padre
Guanda 2009