giovedì 15 dicembre 2011

Mia suocera beve


Diego De Silva
Mia Suocera Beve
Einaudi 2010

Vincenzo Malinconico è un avvocato di scarso successo, sia nella professione quanto nella vita privata: quasi divorziato da un ex moglie psicologa, trascina una relazione che sembra sul punto di esaurirsi con una collega fin troppo bella e brillante per lui. L’unico rapporto positivo è quello con i figli e con la suocera Assunta, detta Ass, che si prepara a combattere una lunga battaglia contro il cancro.
Ma un episodio particolare arriva a sconvolgere la routine dell’avvocato Malinconico: si trova catapultato nello spettacolare sequestro di un camorrista latitante da parte del padre di una vittima innocente e viene nominato difensore d’ufficio del boss nel processo in diretta televisiva che l’ingegnere Orfei ha imbastito per vendicarsi e rendere onore alla memoria del figlio. Ma quanto può cambiare la vita tranquilla di Vincenzo Malinconico dopo che è diventato un eroe?
Il personaggio dell’avvocato Malinconico, perdente a tutto campo ma capace di profonde e divertenti riflessioni sul senso della vita e soprattutto sugli errori commessi è una figura divertente e a suo modo poetica: impossibile non provare simpatia per lui, con la sua tendenza a rimuginare continuamente sugli eventi e i comportamenti del passato, da cui riesce a trarre buoni insegnamenti per il futuro, che però non mette mai in pratica.
Il romanzo di Da Silva scorre veloce sotto gli occhi del lettore e lo trascina in un andirivieni fra il presente e il passato riuscendo, anche nei momenti più drammatici, a far sorridere e ridere di gusto: un episodio primeggia su tutti, la puntata del talk show televisivo di cui Malinconico è ospite, un pezzo di spettacolare comicità.

giovedì 24 novembre 2011

La cavalcata dei morti


Orbedec è un piccolo paese della Normandia, attraversato da un antico sentiero e su cui da tempo immemorabile grava una tetra maledizione: quando la Schiera Furiosa agli ordini del sire Hellequin viene vista dal prescelto attraversare il sentiero, gli uomini trascinati dalla schiera nella visione sono destinati alla morte, quale giusta punizione per i crimini che hanno commesso. Qualcuno ha visto la schiera e uno degli omicidi è già stato compiuto.
Nello stesso momento a Parigi un ricco imprenditore viene trovato morto nel rogo della sua automobile, forse vittima della violenza di un giovane delle banlieu. Ma per il commissario Adamsberg  che si divide fra i due casi, non è tutto chiaro come può sembrare a una prima occhiata.
Diviso fra l’ordine di chiudere al più presto il caso parigino e l’impellente bisogno di spiegare il mistero della Schiera Furiosa, il commissario metterà al lavoro tutta la sua squadra, composta da poliziotti con caratteristiche molto singolari, per risolvere i due casi in cui si trova coinvolto sempre di più, fino a rischiare la sua carriera e l’incolumità sua e di quelli che gli stanno intorno.
Un giallo classico e poetico quello della Vargas, tutto giocato sulle dinamiche psicologiche dei tanti strampalati personaggi che appaiono sulla scena, dai poliziotti che si addormentano in servizio agli strani cani si nutrono di zollette di zucchero. Classico anche perché risolto con fine astuzia investigativa e non con artifici scientifici. E poetico perché vissuto per quasi tutto il tempo attraverso i pensieri del commissario Adamsberg, lo “spalatore di nuvole”: gli omicidi e le indagini sono viste dal lettore attraverso una mente che non ragiona secondo i classici canoni della deduzione, ma che segue una logica particolare, in cui la strada più breve fra due punti non sempre è una linea retta.
Il romanzo della Vargas ha qualcosa di malinconico e misterioso, con i suoi personaggi così al di fuori delle righe e ricchi di sfumature, tanto che risulta difficile inquadrarlo in una solo categoria, anche se rispetta in modo preciso i canoni del romanzo giallo e accompagna il lettore alla scoperta del colpevole. Ma con il merito e la particolarità di differenziarsi dallo stile di molti gialli moderni, fin troppo freddi nel presentare soluzioni scientifiche plausibili e precise: con la Vargas il lettore viaggia su un punto di vista diverso, forse meno preciso scientificamente, ma di sicuro molto coinvolgente. 

 
Fred Vargas
La cavalcata dei morti
Einaudi Stile Libero 2011


sabato 12 novembre 2011

Presentazione "La casa dei fantasmi" e "Il Quinto Vangelo"

... Se siete nei paraggi e avete voglia di fare un salto giovedì ci trovate qui:
presentazione "La casa dei fantasmi" e "Il Quinto Vangelo"

martedì 8 novembre 2011

The Dome Stephen King

Ecco il link alla recensione dell'ultimo romanzo del maestro dell'horror: se vi piace il genere, assolutamente da non perdere!

http://www.sololibri.net/The-dome-di-Stephen-King.html

Buona lettura!

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martedì 6 settembre 2011

Un tipo tranquillo

Il ragioniere Mario Rossi ha una vita tranquilla e abitudinaria al fianco della moglie Gisella: una routine fatta di piccoli gesti sempre uguali, che lo ha portato a superare i sessanta senza quasi rendersene conto. Ma i confini di quella vita fin troppo normale hanno cominciato ad andargli stretti, provocandogli un senso di malessere e insofferenza.
L’improvvisa morte della moglie si trasformerà per lui da tragedia a occasione insperata per poter cambiare vita e dare corpo a tutta una serie di fantasie che lo ossessionano. Diventerà sempre più difficile per lui distinguere la realtà dalle sue fantasie e tutto questo lo condurrà lungo una spirale di strani e pericolosi eventi, fino a una inevitabile e tragica conclusione.
Marco Vichi delinea il ritratto di un uomo qualunque che, di fronte a un evento che cambia all’improvviso la sua vita, non riesce più a trovare un equilibrio e si lascia trascinare dal suo lato più oscuro. Si tratta di un uomo che non è più in grado di mettere un freno alle sue fantasie più distruttive: la perdita della moglie, che da viva appariva noiosa e insulsa, rappresenta anche la perdita del contatto con la realtà.
Il romanzo di Vichi prende alla gola con il ritmo di un thriller e accompagna il lettore con una scrittura scorrevole ma in certi punti aspra, come a voler sottolineare l’incupirsi dell’animo del protagonista.
Il lettore viene condotto attraverso una sottile analisi psicologica dell’autore a sondare l’anima del protagonista per dimostrare come, al momento in cui cadono i freni inibitori, anche il più normale degli uomini può trasformarsi in un mostro.


Marco Vichi
Un tipo tranquillo
Guanda 2010

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lunedì 5 settembre 2011

Segreta Penelope


Sara si è suicidata, proprio nel momento in cui la sua vita sembrava aver preso a scorrere lungo i binari della normalità e nessuna delle persone che le stavano intorno ha potuto prevederlo.
Sara si è tolta la vita senza dare una spiegazione e l’autrice si chiede il perché di quel gesto e per scoprirlo, nei giorni che seguono la morte, decide di ricostruire la storia dell’amica, dagli anni della gioventù libera e selvaggia, alla vita di madre e moglie profondamente infelice, costretta suo malgrado in schemi che possono andare bene per la maggior parte delle persone, ma che sulla sua spiccata individualità hanno avuto l’effetto di un cappio, che l’ha stretta fino a soffocarla.
Ricordare diventa per l’autrice anche l’occasione di capire i propri errori, quelli di Berta e di Ramona, le amiche di sempre, dell’ex marito e della figlia di Sara.
Un romanzo intenso, che rapisce il lettore e lo porta indietro fino agli anni della contestazione, per guardare con occhio critico ai miti di quella generazione e a tutte le illusioni che il tempo ha distrutto.
Ma alla fine del viaggio nei ricordi ci sarà ancora spazio per la speranza che Sara, nonostante i tentativi di chi le stava intorno di trasformarla in ciò che non era e non sarebbe mai potuta essere, avesse conservato qualcosa della sua natura libera, una speranza che in qualche modo pacifica l’animo dell’autrice, agli occhi della quale appare chiaro il fatto che, nonostante tutte le avversità, lo spirito di Sara non è stato vinto.

Alicia Gimenez-Bartlett
Segreta Penelope
Sellerio 2006

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venerdì 2 settembre 2011

L'estate sta finendo...

... ed è venuta l'ora di rimettersi a lavorare seriamente, blog compreso. Per il momento vi lascio il link ad alcune recensioni pubblicate negli scorsi mesi sololibri.net .

In più spero di pubblicare presto qualche bella fotografia di Liguria e qualche altra news letteraria.